Dopo il diploma scientifico, laureatosi in Arti visive e discipline dello spettacolo all’indirizzo di Scenografia e conseguendo successivamente un master in Visual Communication ramo Graphic Design, intraprende la carriera di docente, artista e designer.
17/11/1991
Giuseppe Miccichè
Artista & Designer
Giuseppe Miccichè
17/11/1991
Artista & Designer
Bio
Formazione
• 2017, Accademia di belle Arti ”Michelangelo” Agrigento
Diploma di II livello conseguito con il punteggio di 110 e Lode, menzione speciale e dignità di stampa alla tesi “Arte & Design”
• 2015, IED ”Istituto Europeo di Design” Roma
Corso di specializzazione in ”Visual Communication – Graphic Design” conseguito con il punteggio di 26/30
• 2010, Liceo Scientifico ”Leonardo da Vinci” Agrigento
Diploma conseguito con il punteggio di 75/100
Esperienze lavorative
• Dal 2021, Istituto Omnicomprensivo Europeo Statale di Arconate (MI)
Docente di sostegno
• 2020, Fontanelle (AG)
Scenografo nel laboratorio di ”Riuso creativo” per la riqualifica del territorio di Fontanelle in collaborazione con l’I.C. ”Anna Frank” (AG)
• 2019, S. Elisabetta (AG)
Art director dell’evento X-MAS EXPO
• 2018, Liceo Artistico ”Michelangelo Merisi Caravaggio” – Agrigento
Docente di discipline plastiche
• 2016, ”La Nuova Copisteria”, Viale delle scienze – Palermo
Grafico e tipografo
Mostre
• 2023, Bibliotheca Lucchesiana, Agrigento
Mostra personale ”Pacem in Terris”
• 2022, Necropoli Keli, S. Elisabetta (AG)
Allestimento scenografico e mostra cinematografica: The wHELLcome trilogy (preludio)
• 2021, Sala Aletti Villaggio Barona, Milano
Mostra collettiva organizzata dalla Fondazione Cea in occasione della presentazione del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori
• 2020, Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano
Mostra collettiva Premio Michele Cea
• 2020, PIAZZA SAN CARLO, S.Elisabetta (AG)
Installazione di Vox Populi
• 2019, YARD44, Favara (AG)
Mostra personale ”#Prigionesilenziosa”
• 2015, FARM CULTURAL PARK, Favara (AG)
Grafico e videomaker per la mostra ”Agrigentérotique”
Riconoscimenti
• 🏆 2023, Safer Internet Day: Concorso ”Un Nodo Blu” Milano Ovest
Primo premio con la foto ”Illusione” in collab. con la Scuola secondaria di Primo grado ”Manzoni”
• 🏆 2021, Hackathon regionale, Lombardia
Primo premio con il cortometraggio ”Il vuoto uccide” in collab. con il Liceo d’Arconate e d’Europa (vai al video) (MilanoToday)
• 🏆 2020, Premio Michele Cea, Milano
Primo premio con l’opera #Prigionesilenziosa3 (vai al servizio)
Filosofia
Dopo iniziali tendenze realiste e surrealiste, influenzato principalmente dall’opera di HOPPER e MAGRITTE, segue un periodo in cui la scenografia diventa l’oggetto dialettico di riferimento. Stregato dalla presenza in scena di strutture trascendenti presenti nel cinema di CARPENTER e CRONENBERG, eredito una visione cruda, corrotta e mutante della realtà.
La consapevolezza di una SOCIETÀ EGOISTA E DISGREGATA suscitano in me composizioni complesse, spesso in forma allegorica, che affrontano tematiche di natura esistenziale, sociale e ambientale. Lo stimolo artistico nasce dunque dal confronto tra due macroaree che definisco antitetiche ma che ritengo interdipendenti e complementari tra loro: alienato e società, vittima e carnefice, ragione e sentimento, illusione e realtà, uomo e ambiente, naturale ed artificiale… Il processo che determina l’estetica di una mia opera è il risultato della mescolanza tra essi, caratteristica della mia tecnica espressiva è il connubio tra elementi eterogenei che danno vita a STRUTTURE IBRIDE, emblematica in questo caso è wHELLcome to Amazzonia.
Riassumo ogni tematica in esame attraverso una serie di opere che ”decostruiscono” l’argomento in modo da coglierne più ramificazioni possibili. Combino argilla con legno, gesso con plastica, ferro con tessuti, tela con carta e mi occupo di modellare qualsiasi elemento che possa tradurre materialmente il mio pensiero. Scelgo TITOLI ANTINOMICI alle opere in modo da svelare il rapporto causa effetto che ha stimolato la mia idea: ”#Prigionesilenziosa3” è la rappresentazione di un urlo, ma l’opera non emette alcun suono. Imprescindibile, in ogni mia mostra, è la cura scrupolosa della SCENOGRAFIA.
L’obiettivo finale del mio percorso consiste nell’estrapolare le criticità della vita e di riassumerle attraverso la mia concezione artistica.