wHELLcome – Benvenuti all’Inferno, cioè: il Pianeta Terra, negli ultimi anni, è in uno stato critico. Questo, ridotto in poche parole, è il tema che la trilogia di Giuseppe Miccichè – con wHELLcome to Amazzonia, wHELLcome to Antarctica e wHELLcome to the Sea – vuole affrontare mostrando – attraverso la videoarte (in collaborazione con il regista Renato Rosati) in sinergia con la scultura – i tratti contemporanei della multiforme relazione tra uomo e ambiente. L’artista vuole sottolineare la profonda dicotomia tra l’ormai universale motto “Save the Planet” e la sua personale visione che mette al centro, al contrario, con apparente egoismo, il principio “Save Yourself”.
Se è vero che i più vedono la Terra come un pianeta in pericolo, per Miccichè anch’essi sono inconsciamente partecipi dell’insolente generale atarassia dell’umanità che – pur proclamandolo – smentisce con i fatti del vivere quotidiano l’essere la Terra la “conditio sine qua non” per la propria sopravvivenza e per quella di gran parte degli esseri viventi.
Brunella Baita